GIUSEPPE ZAGARRIO
…In ogni caso, è un fatto che la Sicilia dell’Antigruppo 73 nei suoi momenti più efficaci è una Sicilia nuova, diversa da quella quasimodianamente mistica e struggente o da quella neorealisticamente patetico-folkloristica o ancora da quella sciascianamente amaro-tragica dell’immobilità. È una Sicilia che mostra ormai di voler prendere coscienza — e non importa se confusamente, c’è sempre un processo a venire di illimpidimenti — nei suoi reali problemi di vita comunitaria e storica, di volerli affrontare non solo nelle sue misure facili ed esterne ma alle radici, nelle misure più difficili del suo profondo. E proprio per queste ragioni di globale qualità etica, ideologica e culturale che il «grande libro» delI’Antigruppo 73 resta, è vero, nella sua monumentale mole tipografica un grande libro, ma non perciò diventa automaticamente, come volevano (o forse vorranno ancora oggi) i raffinati alessandrini, un grande male.
(da Quasi e Fonte)
LEONARDO PATANE’
…Lasciando naturalmente a Teminelli tutto il ridicolo del suo ego sum veritas desidero precisare che non s’intende lo spirito dell’operazione messa in atto dal Cali se non ci si riferisce alla coscienza universalistica che furono i poli, effettivi e affettivi dell’operazione stessa:
Nat Scammacca e Santo Cali. E riferendoci ad essi intendere l’antigrupo come un gruppo anti è veramente mettersi fuori strada, tentare di rovesciare il significato dell’operazione che in sé non aveva di mira soltanto il gruppo 63 — impresa davvero modesta! —. Ma l’idea stessa di gruppo, coinvolgendo insieme nella sua polemica I’aristocrazia letteraria, false avanguardie e mafia culturale con tutto ciò che implicano: la poe-
sia come fuga, come compromesso, come mercificazione, come disimpegno.
(da Quasi)
LEANDRO PIANTINI
Comunicazioni di massa
In quest’ambito di ricerche si distingue l’Antigruppo siciliano (il cui nome è di sferzante polemica contro il Gruppo ’63 accusato di formalismo e di complicità con il potere editoriale) che proclama l’esigenza di una rottura completa del sistema letterario tradizionale, la necessità di un «decentramento» della produzione culturale a tutti i livelli, la fine di ogni specialismo e un regime letterario di «democrazia diretta», mediante
la distruzione di tutti i mezzi di produzione dell’arte. Pur tra ingenuità e un uso talvolta terroristico della polemica anarchica e libertaria l’esperienza dei siciliani rappresenta un grosso fatto nuovo, non solo nella realtà socio-culturale arretrata dell’ isola, ma per le indicazioni operative che ne vengono a tutto il movimento: per l’enorme quantità di materiali pubblicati, per l’uso politico-culturale davvero eversivo che ne è stato fatto mediante iniziative di ogni genere in cui si è attuata una vera e propria pratica sociale di massa (letture in piazza, partecipazione alle manifestazioni politiche, giornali murali, poesie manifesto ecc.) e per quel quoziente di autentica rabbia proletaria in cui traspare il ribellismo meridionale manifestatosi negli ultimi anni.
(Enciclopedia Feltrine!li-Fisher. 34 – a cura di Pio Baldelli)
GIUSEPPE ADDAMO
Nel ’69, in Val Bel ice (zona economicamente depressa e martoriata dal terremoto) i poeti antigruppo (Scammacca, Cane, Terminelli ed altri) portano la poesia per le strade, la gridano per le piazze nel consenso e nella presenza di migliaia di cittadini, braccianti, contadini, baraccati…
(da Qui Modena)
FRANCO MOLLIA
«Una possibile poetica per un antigruppo» edito a Trapani da Celebes, presenta una serie di studi volti a chiarire il significato più attuale della forma poetica intesa come messaggio di provocazione e di salvezza per il mondo contemporaneo.
(da II Lettore di Provincia)
FRANCO MANESCALCHI
Fra le pieghe di un criticismo talvolta schematico in cui si è fra l’altro tentato di soffocare esperienze diverse come Colletivo R, Antigruppo… (vedi articolo sull’Unità «Il mestiere (precario) di scrivere di G. Carlo Ferretti), Ferretti complica una linea politica culturale che condividiamo perché, appunto, «nostra» e che ha come fine «la lotta comune con un ruolo specifico».
(da Collettivo R)
G. CARLO FERRETTI
…Nella pratica, tuttavia (a parte la ritornante antica illusione della auto-organizzazione autonoma degli intellettuali e della gestione da parte loro degli istituti culturali) queste iniziative finiscono molto spesso per scambiare la sostanza con il mezzo: la ricerca di un nuovo modo di produrre (a tutti i livelli: dal momento della scrittura al momento della lettura) letteratura, con un canale formalmente diverso. Nel senso, cioè, che non molto diversa da quella tradizionale risulta la letteratura in tal modo veicolata. Alcuni testi antigruppo usciti di recente a Palermo e Collettivo R uscito a Firenze (due tra le città più attive in anti-editoria) sembrano confermarlo.
(da Unità)
…Di fronte alla fine del romanzo come genere a metà strada tra la «docenza pubblica» e I’informazione da un Iato, e dall’altro la scrittura e l’impegno stilistico, i giovani compiono due scelte estreme e il cinema
(o la TV, o a un altro livello la saggistica) assolve molto meglio al primo compito; e la poesia (meno corrotta dalle esigenze del mercato, più umbratile e adatta alla circolazione semiclandestina degli anti circuiti di
Firenze e dell’antigruppo di Palermo) è preferibile per il secondo. È questo interpretato con qualche libertà, il pensiero di Fortini.
(da L’Espresso)
VITO CAVARRETTA
Si contesta la società; si contesta l’establishment economico politico; si contesta la grande editoria, vera mafia della «carta straccia stampata», si contesta la scuola: la prima produce una letteratura servile; la seconda insegna ai giovani una cultura oppiacea…
(da Trapani Nuova)
ANDREA ZANZOTTO
Ho ricevuto con enorme ritardo il plico con la pubblicazione antigruppo. Ho letto e apprezzato i tuoi lavori, anche se talvolta un eccesso di «passione» porta moduli espressivi ad una forma di univocità non sempre
utile in poesia. «Glenlee» resta più convincente rispetto al lavoro di antigruppo…
MASSIMO GRILLANDI
Ho ricevuto il ciclostilato antigruppo… Sono anch’io molto vicino alla poesia ideologica, come lo stimoniano i miei due ultimi libri e un terzo che presto uscirà. Quanto al caso di Santo Cali, è stato per me un caso penoso e deludente, di malcostume letterario. Ha pubblicato una mia critica, destinata al libro, su ima rivista, senza chiedermi l’autorizzazione. Così io, Massimo Grillanci, sono apparso con un pezzullo, dove sarei dovuto almeno apparire in prima fila. E poi le collaborazioni, me le devo scegliere da me, non le deve scegliere un Santo Cali qualunque. Giusto?
FIORE TORRISI
Cosa penso dell’Antigruppo 73? Sarebbe troppo lungo dirlo. In poche parole, penso che questa antologia sia davvero un grosso lavoro, specialmente dal punto di vista grafico… Tutto merito del caro Santo Cali…
ROBERTO ROVERSI
…Quante cose abbiamo imparato in questi / anni (amici siciliani) e quante / cose ci avete insegnato / in questi anni / quante cose farete in questo che è già scatenato a venire / quante cose insegnerete ancora amici di Sicilia.
(da Per il libro di Santo Cali
FRANCO FORTINI
…da anni seguo il suo lavoro antigruppo, che è anche di orgaganizzatore e suscitatore. E questo suo volumetto Bye Bye America, anche solo a sfogliarlo, fa venire voglia davvero di leggerlo… Ho già ietto venti pagine: e con gran gusto e divertimento
THOR VILLJALMSSON
Fu un vero piacere per me incontrare te e i tuoi amici antigruppo di Sicilia al convegno degli Scrittori nella città di Bologna. Sono stato conquistato dal vostro ambiente poetico–violento… (Islanda)
FILIPPO CILLUFFO
Sull’opposto versante culturale, dominato dal segno inclemente della polemica e dell’ardore civile, sta ormai un bel gruppo di guerriglieri della cultura d’avanguardia che dispone di vari fortini tra Mazara, Trapani e Castelvetrano e si riconosce nella rivista «Impegno 70» e nelle varie testimonianze dell’Antigruppo 73. Rolando Certa, Gianni Diecidue, Nat Scammacca (per limitarci a pochi nomi) attra-
verso a stampa, il ciclostile, i recitals, le rassegne teatrali, la poesia-manifesto murale, tendono da un lato a differenziarsi dalla letteratura allineata e amministrata dalla grande editoria, dall’altro «ad aggredire la storia del sud, che è poi la storia dei mondo, l’alienazione del sud, che è anche alienazione del mondo».
(da Trapani Sera–
venticinquennale)
ENZO BONVENTRE
I tre poeti antigruppo, Scammacca, Certa, Diecidue, assieme ad altri giovani intellettuali (Nicola di Maio a Castelvetrano, Andrea Anseimi Mazara) si sono distinti in numerosi recitals tenuti nel trapanese e in
altri centri della Sicilia allo scopo di avvicinare una poesia socialmente impegnata a quella cultura contadina in cui tante speranze sono state riposte da parte di illustri pensatori.
(da Trapani Sera–
venticinquennale)
MARIO LA CAVA
Ho ricevuto il tuo libro Bye bye America… ti conoscevo come poeta e polemista. Avevo letto
Ombre di luce e Una possibile poetica per un antigruppo. Ti ho apprezzato molto come poeta. Come polemista sei terribile, benché non sempre convincente...
ROSARIO ASSUNTO
…Ma chi di noi più o meno «onesti», più o meno «falliti», non è una «foglia autunnale»?
LUCE D’ERAMO
…Christian Enzensberger ha insistito sul concetto di «guerriglia culturale». Alberto Moravia ha ricordato che l’unità d’Italia è stata fatta contro gli italiani e che l’assunzione di Roma a capitale ha nociuto alle culture popolari e regionali… Ho visto con i miei occhi a Berlino dei giovani scrittori che si riunivano in cantine assieme a studenti e operai a discutere e leggere i propri scritti. Esperienze affini sono state presentate dagli scrittori dell’antigruppo come il siculo-americano e il siciliano Ignazio Apolloni. Hanno raccontato in che modo vanno di paese in paese tra i contadini, i pastori, gli operai e Nat Scammacca persino tra gli spazzini a discutere i problemi e chiedere argomenti che interessano a leggere i propri testi per verificarne la necessità espressiva…
(da II Manifesto)
DOMENICO CARA
…operano in posizione d’avanguardia nel campo-chiave dei rinnovamenti sociali e culturali, e sotto l’etichetta (e l’etica) di un antigruppo sensibile e provocatorio e a livelli di idiosincrosia per le regole del potere(sociale e letterario…).
(da Nuova Comunità)
ALAN CHRISTY
…abbiamo studiato attentamente le attività dei poeti antigruppo…
(da Poet and Critic –
lowa State University)
FRANCESCO GAMBARO
…La poesia, limpida e istintiva,pur sfociando spesso in certo spontaneo «naiffato buzzurro»…
Antisciasciani ed antisciascisti per eccellenza… La giostra irrequieta non rasenta mai la quiete
del moto… I colori più sgargianti impregnano l’occhio a discapito dei colori più immediatamente vicini. Altre volte, ancora, viene proposto l’irresoluto connubio colore-oscurità: «Sì,sono antifascista – non violento dichiarato – ma violento antifascista…».
(da Sicilia Domani,(col Fasis)
IVAR IVASK
…la monumentale antologia Antigruppo 73 sarà recensita nella rivista Books Abroad tra poco.
Mi interesserò agli altri testi di Santo Cali per scrivere un articolo in uno dei prossimi numeri di Brooks Abroad. Ringrazio il movimento antigruppo per tutto il materiale inviatoci…
(da Books Abroad –
Oklahoma State University)
MARIO PIETRALUNGA
…Sono disposto a tradurre «Sono venuti di mattina» di Angela Davis per l’editore Celebes, dato che sono amico e collega di Angela Davis… ho mostrato il tuo Antigruppo 71 a Vanni Scheiwiller e dato che ha pubblicato i lavori di Ezra Pound vorrebbe vedere una copia dell’Antigruppo…
(California State University)
SOLANGE DE BRESSIEUX
…Dans la diversité des textes se révèlent tout ensamble la conviviction d’appartenir à une ile qui refuse encore les vices d’une société trop évolutée, demeure fidèle aux lois naturelles, puis la douleur devant les
plaies sociales…
(dal Corriere del club
degli intellettuali, Parigi)
MARCELLO CIMINO
È un libro… di ricordi e contestazioni che potrebbe fare da epilogo al celeberrimo Che ne pensate ell’America di William Saroyan. Altro che la condanna ad andare, venire, voltare vassoi… per poi andarsene in pensione, come il personaggio di Saroyan: questo qui pianta tutto, anche quella patetica sicilitudine esportata oltreoceano… La morale è questa: meglio povero americano in Sicilia che ricco siciliano in America.
(da L’Ora)
FEDERICO HOEFER
Quando morì Mario Gori ho trovato i tuoi volumi con la dedica, che gli avevi lasciato nel suo.Nuova, la mia poesia e la sua prefazione furono trovati accanto alla sua macchina da scrivere muta per sempre, l’ultima cosa che Mario Gori aveva scritto… allora non potrò più pregarlo di mandarti il materiale per la nuova rivista Anti.
UGO MENICHINI
…a nome dell’ARCI vi ringrazio per la disponibilità dell’antigruppo alle nostre iniziative…
GIUSEPPE BONAVIRI
La ringrazio per i libri antigruppo, li ho molto apprezzati. Buoni i pezzi usciti sul giornale.
RICHARD LINDLEY
…grazie per il tuo lavoro antigruppo per il programma della TV sulla valle del Belice, più di quattro minuti del tuo lavoro andranno in onda stasera.
Independent Television
News Limited, London)
CARLO VILLA
…grazie per Trapani Nuova, faccia intanto opera di persuasione
DACIA MARAINI
…Sì, ho ricevuto una valanga di vostri scritti antigruppi. Mi piace il modo impetuoso e insieme concreto che avete di affrontare le contraddizioni dell’ideologia e anche la tenerezza con cui trattata una certa «addolorata disperazione isolana». Sarò molto contenta di incontrare l’antigruppo a Castel vetrano...
…questo vuol dire che in un certo senso, tutti siamo poeti, è vero, mi pare di ricordare che proprio voi deil’antigruppo dicevate che tutti sono poeti.
(da Incontri,
rivista di Castelvetrano
diretta da Luciano Messina)
ROBERTO DI MARCO
…Con voi del cosiddetto antigruppo… sono indignato riguardo al vostro gesto di malcostume profondo...
TIM LONG VILLE
L’antologia Antigruppo 73 è arrivata ora. Minchia!!!…
(editore di Grosseteste)
S. MASSIMO GANCI
…Ho ammirato sia il precedente numero, che questo che oggi mi ha inviato di antigruppo, per la sua coraggiosa posizione e il suo lavoro al giornale
Trapani Nuova...
ANTONINO CORSARO
Ho finito oggi di leggere il suo Esistenza Antigruppo 71. Lei non sarà ascoltato, anzi sarà sistematicamente ignorato da tutti coloro che se ne infischiano dell’uomo e, molto più, del popolo… ma Lei sarà anche odiato
perché con raro coraggio tira fuori i nomi, attacca i potenti
ALDO TAGLIAFERRI
…ho letto I 21 punti di polemica aperta e non posso chiaramente vedere il punto, mi sembrano un po’ involuti, non è strano? E’ commovente e scioccante venire a sapere che qualcuno prende così seriamente i letterati italiani, vecchi e nuovi. «Io no».
AGATA ITALIA CECCHINI
Ho letto con interesse Esistenza Antigruppo 71 nel quale ho trovato audace impegno e forte carica rispondenti al mio temperamento di «ribelle» a tutto ciò che è ingiusto. Gradirò essere informata costantemente sulla attività dell’antigruppo.
FURIO COLOMBO
…da molto tempo non mi occupo più di questioni letterarie.
PINO INGARDIA
Nat Scammacca è venuto al centro studi Pavesi di Paceco qualche settimana fa a parlare ai giovani dell’antigruppo letterario.
Le reazioni dell’ambiente si sono mantenute sul filo della limitatezza polemica.
(Paceco)
UNITA’
…il merito dell’antologia Antigruppo 73 sta proprio nella sua ciclopica d’insieme, nell’essere epopea di intensissima vita culturale e di passione ideologica.
Paesie, ritagli di giornali, manifesti murali ecc... ci rendono come in un capillare e drammatico romanzo le vicende politiche, sociali, artistiche della Sicilia…
VINCENZO MASCARO
…La Sicilia letteraria è in rumore perché c’è una lontana provincia, Trapani, che contesta. Trapani, la provincia dell’antigruppo…
(da Ausonia e
Gazzetta del Sud)
LUIGI FIORENTINO
…apprendo che in Antigruppo 73 figurano alcune mie poesie
GIUSEPPE BERTO
Sicuramente lo sconosciuto Scammacca stava pensando a me quando scrisse la poesia antigruppo «Chi sei tu?»..
LUCIANO CARUSO
No al fascismo, ciclostile antrecital di poeti: Nat Scammacca Crescenzio Cane e Pietro Termine! li oltre a poesie molto impegnate questo fascicolo contiene una Proposta antigruppo per una vera funzione delle riviste culturali, che riprende temi già avanzati da Nat Scammacca in polemica col Gruppo 63:…
(da Pittura Fresca)
MARIO ROSOLINO
I poeti dell’antigruppo, gli ultimi «arrabbiati» della neoavanguardia letteraria siciliana, sono usciti finalmente allo scoperto… L’accusa di massimalismo affibbiata agli anti l’ha lanciata Giuseppe Zagarrio dalla rivista Ponte…dai
Giornale di Sicilia)
BALDO VIA
Una possibile poetica per un antigruppo è il primo rumore del movimento antigruppo, è certamente un preludio a un probabile successo del processo di liberazione che bene s’inserisce nei più vasto underground de! contesto culturale nazionale.
GAZZETTINO DI SICILIA
La partecipazione di autori anti quali Cesare Zavattini, Roberto Roversi, Lawrence Feri inghetti, Giuseppe Zagarrio e Robert Bly e di altri non meno noti nel mondo delle lettere viene a sconfessare nel mondo delle lettere quanti ritenessero l’antigruppo 73 un’opera limitata a interessi campanilistici o semplicemente regionali…
PASQUALE MARCHESE
Antigruppo? Che cos’è? Un gruppo che si oppone ad un altro?
Sembrerebbe, ma non è così. Perché, in questo caso, si tratta invece di un movimento che aderisce a! 10 punto del loro manifesto: «Un attegiamento anarchico invece di -una posizione stabilizzata e autoritaria
di gruppo…».
(dal Giornale di Sicilia)
VITTORIO RIERA
…assistiamo al fenomeno di quella che viene definita letteratura underground. La quale è una diretta conseguenza di quella cecità e sordità ben individuate dai nuovi critici e scrittori… Non è un caso, infatti, che, lungo tutta la penisola scrittori come Roversi, Scammacca, Terminelli, Mariella Bettarini, affidano i loro scritti al ciclostile, formano degli epicentri letterari (particolarmente vivaci a Palermo quelli facenti ca-
po a Terminelli, Cane e Scammacca…).
SALVATORE DI MARCO
Per quel che io conosco di Cane, Terminelli e Scammacca non mi pare che esistano dei veri e propri epicentri facenti capo a ciascuno di essi. Sulla base però della informazione di cui dispongo posso dire che non m’interessano molto né le proposte letterarie né le esperienze di lavoro culturale che dalla loro parte si vanno realizzando…
Gli amici dell’antigruppo hannole loro opinioni. Alcune dì queste possono anche coincidere con le nostre del Fasis, ma molte altre sono profondamente diverse…
(da Club Magistrale)
ENZO MAIZZA
Gli scrittori siciliani che si sono riuniti sotto l’etichetta antigruppo per combattere le degenerazioni di quella cultura burocratica a circoli chiusi… Le numerose traduzioni introduzioni e note ai libri di Martin Luther King, i ciclostilati sulla poetica hanno un tono provocatorio al movimento sempre proiettati in
avanti a decifrare i significati più nuovi del messaggio sociale e poetico.
(dal Giornale di Brescia)
ANTONINO CREMONA
Numerose le belle pagine di Una possibile poetica per un antigruppo specialmente quelle, bellissime, intitolate a Palermo con Lucio Piccolo Leonardo Sciascia Gaetano Testa Felice Chilanti, Antonio Pizzuto e Scheiwiiler e i 21 punti sconvolti e ricomposti con ironia internaesterna dal 22. punto di Antonino Cremona.
(da Anti, Celebes)
ENNIO EMILS
Una possibile poetica per un antigruppo, libro stimolante che fa scoppiare una bomba soprattutto locale (Trapani e dintorni ed eventualmente anche l’isola ma il cui spostamento d’aria può benissimo essere inteso fino a qui, Trieste che si trova esattamente all’estremo più remoto… Nat Scammacca accende
la miccia seco polemizzando in un soliloquio dissacratorio, ma poi si levano altri, Giuseppe Addamo e Ignazio Apoi Ioni so-
prattutto...
(da Impegno 70)
ANTONINO UCCELLO
Antigruppo? Ogni petruzza che si lancia è un modo di essere vivi! E noi, malgrado tutto — a dispetto — lo siamo…
GUIDO DAVICO BONINO
Certi giovani scrittori conterrà nei di Cane, propensi all’abbandono viscerale… una tradizione di vitalismo isolano che ha purtroppo lontane e profonde radici. Il punto di partenza di Cane e dei suoi occasionali compagni di strada risiede nella convinzione che la letteratura sia anzitutto uno stato di scacco biolo-
gico-passionale… La cautela di riferimenti a situazioni private…
(da Nuova Presenza Sud
diretta da F. Carbone)
JAMES ANNAND
Grazie per Trapani Nuova e sono stato impressionato dalla maniera con cui avete messo in rilievo le mie poesie nella pagina per i bambini. Posso dedurre una certa comprensione, il mio italiano è limitato, dalla poesia di Rolando Certa. Ma apprezzo molto la vostra traduzione delle poesie per la pace di Santo Cali nei due volumi la notte lunga… Aspetto che Akros pubblichi l’antologia dei poeti siciliani. Spero che ne! futuro posso chiedervi aiuto per traduzioni per la nostra rivista Lallans.
RAFFAELE LA CAPRIA
…penso che male abbia fatto Bompiani-Filippini a non pubblicare il suo libro Due Mondi. Amore e Psiche e Due Mondi per l’attualità di quel tema si sarebbero sostenuti…
IL BARONE
(GIOVANNI DE SIMONE?)
…malauguratamente sbagliò aeroporto e si fracassò contro un hangar costruito da Mussolini,il grosso pilota si salvò e uscì fra i rottami parlando inspiegabilmente siculo-americano. Si sdraiò in riva al mar Mediterraneo, tutti gli portarono però rispetto e ammirazione… quando era incazzato gridava come un
fascista… si mormorava in giro che a Broccolino era un intiso. Sicché formò la sua cosca dicendo che era contro ogni cosca, anzi la chiamò a dispetto l’anticosca. Coinvolse tanti altri desiderosi di vivere come cospiratori…
(da Nuovo Sud)
IRENE MARUSSO
Il movimento culturale underground nasce nella provincia di
Trapani…
(da La Fiera Letteraria)
GAETANO SALVETI
…Una somiglianza col nostro movimento, siamo anche noi antigruppo...
(da Crisi e Letteratura)
ADRIANO SPATOLA
…Vi manderò in futuro nostro materiale del Geiger…
FORTUNATO PASQUALINO
…al poeta metafisico capitato tra i parroci e i marescialli di questa nostra balorda e amatissima Sicilia…
UGO FASOLO
…trovo le traduzioni di Mandarà più nervose e incisive, quelle di Cali più musicali, però ho avuto l’impressione che anche il testo originale di Glenlee nelle sue parti avesse un carattere simile…
ATTILIO LOLSNI
…L’intergruppo, caro Pietro? Non sono pessimista ma sono tempi duri, gli eroi non ci sono ma
vi furono non siamo eroi neppure testimoni… Poeta… Eugenio astrale perfino Antonio Porta, noi non siamo poeti, chi siamo? Crescenzio Cane, Silvia Battisti, operaia disoccupata, Mariella Bettarini, Roberto Gagno antipoeti? (Cosa siamo?)… L’intergruppo (antigruppo?» deve negare negare negare…
(da Antigruppo)
GABRIELE PROFITTA
…voglio dire che se l’antigruppo ha rappresentato, a buon diritto, il momento di coagulo contro la tracotanza e il terrorismo del potere culturale istituzionale, tuttavia non ha costituito vere e proprie antitesi, ma soltanto come Terminelli ammette netto rifiuto…
GIANNI RIOTTA
…anche l’antigruppo siciliano, deciso a rompere con l’establishment… ma talvolta la sua azione è stata inficiata da una dose di superficialità che lo ha portato a fare di ogni erba un fascio. Pare talvolta che per certi anti il nemico sia un compagno Franco Fortini, senza accorgersi che sotto Cefis crea una stampa omogeneizzata...
DOMENICO CARA
…dire che è importante nell’ antigruppo un lavoro di autocensura… cosa vi unisce…? Non un’ispirazione innaturale di neogigionismo e di neofuturismo?
Guei due enormi tomi Antigruppo 73 marcatamente voluttari e autosacralizzanti. le cui ipotesi emotive sono tantissime: ansie di liberalizzazione dalle vecchie ingiustizie, inconscie crisi di autofiducia, registrazioni esaltati ve, insofferenze gratuite…
GIANNI TOTI
…ho per primo coniato su Quartiere la nozione metaforica di antigruppo, capisco l’uso non metaforico ma organizzativo dei vostri antigruppi che si comportano o rischiano di comportarsi proprio cerne eruppi da; momento che progettahd addirittura di intergrupparsi. Sono da sempre contro gli aggruppamenti...
(da Antigruppo Palermo)
EUGENIO MICCINI
…più che a tante preposizioni degli anti — anche contraddittorie, anche approssimative e confuse — credo al vostro bisogno di comunicare ma non a tal punto di volere a tutti i costi un dialogo con coloro che avete liquidato come nemici di classe, lo, più volte processato nemico, non sono così masochista da chiedere la replica di sentenze… vi siete spesso serviti del moralismo piccolo-borghese… Nessuno, eroe o vigliacco, può essere lodato o biasimato per quello che non ha fatto.
ALFREDO TABACCHINI
…i vostri opuscoletti profumano di nebbia padana… di siciliano non c’è niente…
NINO COCCI
…a questo punto propongo di inviare a tutti gii anti un manifesto con un programma minimo …i punti che ci dividono e quelli che ci uniscono…
LEONARDO SCIASCIA
…studiano scrivono organizzano Diecidue e Certa sono anche consigliere comunali… più attivamente Scammacca, la cui poesia di lingua e tradizione angloamericana costituisce un caso abbastanza vivace calata com’è nella condizione del ritorno in Sicilia.
LAWRENCE FERLINGHETTI
…non ero in contatto quando sono venuto in Sicilia con dei poeti locali antigruppo come il vostro, forse potrò ritornare a visitarvi a Trapani l’anno venturo...
(da Antigruppo 73)
DUMCAN GLEN
…l’antologia Antigruppo 73 merita di trovarsi in tutte le biblioteche delle isole britanniche e non c’è dubbio che diventerà un importantissimo documento letterario…
(da Àkros)
STEFANO LAMUZZA
…non si capisce bene se è capricciosamente masochista o sadico, a lunghissime noìose polemiche…in freudiana aberrazione, o logorroico scarico psicologico, so no detti i donchisciotteschi attacchi a notabili o a grossi nomi…
LICCIARDELLO
…qualcuno, maliziosamente, ma simpaticamente scrive sulla rivista Impegno 70 di Rolando Certa: «Scammacca è tanto scaltro che — se non sta attento — finirà come Marcuse e tutti gli altri: verrà assorbito dal mostro onniglobante contro cui combatte un giorno gli offriranno la carica di sinecura da un milione
mensile e così lo sbaraglieranno}… fra tesi e antitesi, una buona sintesi venduta... È un pericolo reale che ciascuno’ degli esclusi anti potere porre (e forse desidera correre)!, niagari sognando una sconfitta… biso-
gnerebbe che gli esclusi si organizzassero, che gli antigruppi si ingrossassero in compagine rispettabile che i piccoli editori smettessero di scimmiottare i grandi e si coalizzassero contro di loro…
(da Tulipano rosso)
LUCIA CORTEGIANI
…per quanto mi riguarda piazza adunanze e comizi non sono affatto diversi da chiese conventieoi i e salotti…
(da Antigruppo)
SALVATORE COSTANZA
…che cosa, può allora; definire un antigruppo? semplicemente il contrario dello . strumentalismo gruppettario, o una medesima disponibilità alia finzione demistificatoria, capovolta nelle sue pretese formali e pubblicitarie per un gioco intellettualistico delle parti?…
FERNANDO CORDONE
Penso che Nat Scammacca se ne dispiaccia di non essere nato in Sicilia e credo consideri la sua cittadinanza americana, nella patria del capitalismo, dei grandi monopoli, come un tradimento perpetrato alla sua gente e al suo impegno politico.
(da Obiettivi)
MAURO DE MAURO
…rischiò la corte marziale perché si rifiutò di lanciare bombe sulle città del Giappone… non sa di esserlo ma incarna quasi in ogni dettaglio quel favoloso Jossarain, l’eroe a rovescio di Comma 22… ci fu ammutina
mento di Nat Scammacca e di altri ufficiali del suo reparto quando seppe della bomba di
Hiroshima…
(da Paese Sera)
GIULIANO MANACORDA
…l’Antigruppo 73 è un’impresa, sia chiaro, che al di là delle perplessità che può sollevare, deve essere indicato come un non comune esempio di una positiva aggressività culturale che testimonia la o sopravvivenza di linfe vitalissime che i grossi centri editoriali: ingiustamente trascurano (a meno che la trascuratezza non sia giustificata proprio dal preciso disegno di emarginare energie troppo impetuose e scomode)…
(da Rapporti)
ANDREA ANSELMI
In questa provincia dove esiste ancora il dramma più vergognoso (la non ricostruzione dei paesi terremotati), dove la disoccupazione persiste.., dove le baronie degli agrari hanno costruito in tanti anni di sfruttamento le basi del clientelismo… Più vergognoso… operano tre poeti sensibili alla realtà che li circonda, alla sua problematica storica, economica, politica, alla realtà della loro terra martoriata
…dove l’indifferenza della classe politica dominante ancora oggi gioca come il gatto fa con il topo.
(da L’Unità trapanese)
UGO ALVARO BAZAN
…Paul Vangelisti direttore degli affari culturali della KPFK… è venuto in Italia per incontrarsi con gli esponenti dell’antigruppo. In Sicilia — dice Vangelisti — intendo incontrarmi con gli uomini che esprimono una cultura fra le più valide d’Europa…
(dal Gazzettino di Sicilia)
PAUL VANGELISTI
Santo Cali, Crescenzio Cane, Ignazio Apoi Ioni, Pietro Terminelli, Nat Scammacca, Gianni Diecidue, Franco Di Marco, Carmelo Pirrera e Rolando Certa e tariti altri costituiscono una voce nuova, un movimento culturale moderno, che dalla Sicilia si è mosso in varie direzioni nel mondo fino ad interessare
gli americani.
(dal discorso tenuto alla RAI)
Robert McBride
SEBASTIANO ADDAMO
…condivido le motivazioni tue e degli altri amici. Non so quale sarà per essere… l’esito ultimo del tuo romanzo; io non so cosa sia il tuo romanzo. Resta però il fatto che in giro c’è molta roba della quale uno si chiede non solo come abbia potuto essere pubblicata, ma addirittura come abbia potuto essere scritta. Intanto esiste e viene recensita. Abbiamo fra ! altro una critica che ormai da tempo rifiuta di fare il proprio mestiere e che perciò non aiuta nessuno: né il lettore, né lo stesso scrittore i! quale non sa più bene cu e cosa di se stesso sia ancora vivo, e che cosa sia morto
VANNI RONSISVALLE
…i iniziativa è interessantissima; e forse un maggior rigore nella icica delle scelte (che a prima lettura poteva sembrare necessaria] ne avrebbe compromesso a spontaneità e la freschezza.Quindi va bene così. E anche ‘e esclusioni vanno bene così, qualunque cosa ne pensi Zagarrio…
LUCIO ZINNA
…impegno come concreto rapporto con la realtà circostante, impegno nell’esistenza e cioè:umano, estetico, ideologico. Di tale impegno Certa ha dato testimonianza in numerosi articoli e nei saggi su Mendes, su Lor-
ca. su Napoli, su Scote!laro, nonché con la rivista Impegno 70 che dirige e nella quale trovano spazio gli scrittori dell’ Antigruppo…
(da li Punto,diretta da G. Guida)
VALERIO RIVA
L’unica cosa di cui ci rendiamo conto è che sotto la crosta di un ribadito sistema di convenzioni. bolle qualcosa che per il momento ha l’aspetto della poesia, ma sappiamo benissimo che forse è un’altra cosa. «Fanchiglia», la chiama un raffinato lettore di poesia come Alfredo Giuliani.
(da L’Espresso)
MARCO BONAVIA
A noi sembra potere rilevare come nel l’evolversi del proprio linguaggio la poesia di Pirrera resti edelmente legata alla realtà dell’Isola in un impegno di promozione civile. Caltanissetta e la zolfara rimangono il centro ispiratore di questo poeta e vivono nelle sue paginecome in fondo al suo cuore.
ROLANDO CERTA
Nat è un poeta e quindi un uomo ricco di fantasia. E a volte si inventa le cose, non lo fa per male, lo non ho mai — in nessun incontro — dimenticato Santo Cali. Ciò va precisato, come si dice, per la storia, se una storia noi underground avremo. La manifestazione di Mazara ove si presentò l’antologia Antigruppo 73 non era, però, una commemorazione di Santo Cali. È vero, ancora non abbiamo degnamente commemorato il povero e caro Santo. Un giorno o I’altro bisognerà farlo.
NINO MORINA
«Da tempo esiste il fenomeno underground italiano che in Sicilia ha coinciso con l’antigruppo. Qual è stata l’articolazione della nascita fino al suo maggior sviluppo?». La contestazione ha fatto nascere sulla terza pagina di Trapani Nuova l’antigruppo. In primis sostenuto da Scammacca e Terminelli, poi da altre forze: agli inizi un po’ critici, ma man mano accettandolo e proponendolo a secondo la particolare natura, circostanza, militanza politica, Naturalmente va detto per una maggiore esemplificazione che chi sosteneva una posizione socialista ne è rimasto tale, chi comunista comunista, chi anarchico anarchico...
(da Nuova Europa)
Lussemburgo)
GIOVANNI OCCHIPINTI
L’underground, che caratterizza l’Antigruppo 73 degli impegnatissimi (sia con qualche rischio) Terminelli, Scammacca, Uccello, Certa, Diecidue, Pirrera, Cane, e ancora: Apoi Ioni, Navarra, Federico Hoefer, con ia sua operazione poetica che si avvale di ben altri registri… dà la visione di un Sud… francescana…
redattore del Cronorama
ATTILIO LOLINI
Ho letto con molta attenzione: una possibile poetica per un antigruppo. Poi le pagine di Trapani Nuova dove ho trovato (incredibile) un articolo laudatorio su Luigi Fiorentino che mi ha sbalordito.
GIUSEPPE ZAGARRIO
…la vocazione animatoria di non pochi illustri immigrati ed emigrati… e del Luigi Fiorentino…
(da Salvo Imprevisti)
MARIELLA BETTARINI
| La poesia integrale di Rolando Certa… Mi pare questa, oggi, una delle pochissime vere maniere di fare poesia.
Cenobio, Svizzera
NINO PINO
Credo che l’impegno della poesia, oggi sia impegno della tecnica della scienza della cultura,sia l’impegno della persona umana nella sua interezza: superare la crisi dissociativa.
(da Impegno 70)
SAL SCAMMACCA
…Chi legge le poesie di Akros rimane scioccato dal fatto che esistono siciliani tanto dotati culturalmente e che l’isola non è abitata da idioti con denti insanguinati. Qui la Sicilia è vista ancora alla maniera puzo-
padrino...
…Belle le poesìe di Cali, Cane e gli altri. Ora il mio modo di sentire è profondamente siciliano e non italiano… Da siculo americano dico che i siciliani dovrebbero insistere a che la loro lingua siciliana sia trattata come una vera lingua… Che si insegni la lingua siciliana in Liceo classico.
Freeport, Long Island
FRANCO VACCA
…ma il terreno delle «lettere» non è una serena aiuola, idilliaca e virgiliana, popolata da uomini buoni e generosi, schietti e umani come sei tu; mi pare piuttosto uno sporco mercato abitato e presidiato da creature viziose, deformi e pervertite, schiavizzate, nel modo più immondo, al denaro e al potere…
CESARE ZAVATTINI
…Ho letto ie poesie di Cali…mi pare bellissima «Quando io muoio venici a Schisò», avrei voluto conoscerlo, o forse è meglio non conoscerci che in questo modo. O forse mi sarebbe piaciuto anche capitare lì all’improvviso, andata e ritorno dentro 24 ore.
(da Trapani Nuova)
MICHELE PILATO
L’Ente provinciale per il turismo di Caltanissetta ha patrocinato una mostra di pittura e il recital di Carmelo Pirrera, Nino Di Maria, Bernardino Giuliana, Nat Scammacca..;
li linguaggio comune, ci pare, oggi acquista nuove e allettanti sollecitazioni grazie a Pasolini, la Morante, la Ginzburg e Terminelli, Apolloni, Scammacca, «questi ultimi operano a Palermo in seno all’Antigruppo…
(da 11 Foglio d’Arte,
Caltanissetta)
VINCENZO SANTANGELO
Carmelo Pirrera con il racconto «L’Orologio» si è classificato 1° al settimo premio di narrativa di Castellammare; giuria: G. Santangelo, F. Hoefer, Nola, P. Allegra, N. Pino, V. Santangelo…
LUCIANO CHERCHS
Nessuno meglio di Leonardo Sciascia poteva presentare ( stagione d’amore, celebes 1970)
la coesistenza fra l’ostinato amore per la poesia e la realtà immobile della provincia… Un Tulipano rosso… un libro, per contrasto, che disveli appunto l’inerzia, l’assuefazione, l’usura di una condizione culturale che nella scuola… sonnecchia.
Lettore di Provincia
G. BARBERI SQUAROTTI
…violenta intuizione linguistica, rabbiosa esattezza, rivolta etica, alla protesta è morale… grido assurdo, di protesta aspra e irriverente, carico di intenzioni eversive… irritamento negativo … la durezza netta, dura… il martellare aspro delle singole,isolatissime parole… di passione gelidamente dominati… metafora di negazione d’ira… la rottura dei rapporti… protesta populista… una rabbia anarchica… delle sperienze, dei sentimenti… elementi «parlate» appartenenti all’uso delia lingua… colloco papiri al livello più avanzato e più costruttivo dell’attuale situazione della poesia.
Papiri di C. Cane
SALVATORE ORILIA
A lonely room di N. S.
Nell’impeto e nell’eccesso della bontade, sentiamo un impegno… non è certamente una poesia casuale ed estrosa; ma legata al fondo umano dell’intuizione del poeta…
(Nuovi quaderni del meridione
diretti da F. Brancato)
MIKY SCUDERI
Un mondo appassionato, oscillante fra narrazione, azione e introspezione… che impietosamente respinge le coniugazioni convenzionali…
(da A lonely room)
EMANUELE SCHEMBARI
Bye Bye America dove Scammacca ha riversato tutta la verità di se stesso, con le sue emozioni controllate dalla intuizione poetica… si sente Saroyan e soprattutto, il respiro di quel Thomas Wolfe tanto amato
dallo Scammacca (e da chi scrive, che lo scoprì, per caso, da ragazzo, mille anni fa).
(da La Provincia Iblea)
NINO GIARAMIDARO
L’incontro con gli uomini dell’ antigruppo al Miramare, Selinunnte è stato bello… era gente di lì, della «profonda» Castelvetrano, che sostava, gomito a gomito, con grappoli di settentrionali in ferie… il recital dei poeti antigruppo…
(da L’Ora e
H Gazzettino del Jonio)
GIULIANO MANACORDA
…Conto senz’altro di poter parlare da qualche parte di questa vostra antologia siculo-scozzeose
e poi ve ne farò sapere... Rolando Certa appartiene a quelli Antigruppo 73» che da qualche tempo ha dato vita in Sicilia, e particolarmente fra Trapani e Palermo, a un interessante esperimento di rilancio di una letteratura radicata nei grandi temi della vita sociale. Le condizioni oggettive dell’isola portano questi autori, pur ciascuno con una sua spiccata personalità umana e letteraria, a rifiutare pratiche letterarie meramente formali e a impegnarsi totalmente, nella scrittura dei testi e nella loro diffusione presso un pubblico nuovo di estrazione prevalentemente contadina, in quella direzione che la preposizione «anti» contenuta nella loro denominazione intende già esprimere compendiosamente…
da Rinascita
PIETRO CIVITAREALE
…Colgo l’occasione per complimentarmi con te a proposito di Vento di vendetta, che ho Ietto nei «fogli di poesia» dell’amico Hoefer: vi ho trovato, unita ad una delicatezza dell’eloquio davvero stupefacente, una forza persuasiva ed una vitalità ricchissima di umori favolosi eppure così concretamente riconnessi
alla nostra condizione esistenziale più inquietante…
MARTIN TUCKER
Caro Nat, molte grazie per avermi inviato Akros. Che meraviglioso lavoro… Saresti disposto a scrivere per la rivista Confrontation tremila parole sul «futuro della letteratura siciliana (italiana o europea»)? Puoi
includervi anche il movimento antigruppo… Mi piacerebbe pubblicare inoltre una traduzione di poesie di autori siciliani. Facci sapere qualcosa…
Confrontation
A Literary Journal of
Long Island University
DANTE DELLA TERZA
…per l’originale antologia scozzese-siciliana e, soprattutto, per il costante ricordo di cui !e sono grato, come sono grato ad Ignazio Apolloni, vecchio amico degli anni di Los Angeles.
Harvard University
Department of Romance
Languages and Literatures
IRVING STETTNER
Caro Nat, vorrei stampare le tue poesie: Gioca gioca col silenzio e Due siciliani a MacDuglas Street Greenwich Village (N.Y. C.) nella prossima rivista Stroker Okay? Anche la poesia di Santo Cali «Ti seguo notte e giorno, o morte». Ne hai altre di Cali che posso pubblicare? Ripeto, ho goduto molto la let-
tura di Akros, in verità l’antigruppo è un movimento molto bizzarro e sa stare nel solco
Urrahh! ! !
New York
FRANCESCO CARBONE
Una grafica certamente altra, la meno generalizzabile possibile, dove tutte le componenti costituiscono l’itinerario aperto di una morfogenesi incalzata appunto dai circuiti della memoria, dalla ascendenza germinativa del segno, dalle modalità con cui quest’ultimo esige la formalizzazione non soltanto
mentale del suo riapparire come indagine genetica inerente al presente.
testimonianza per
Nicolò D’Alessandro
GIUSEPPE GUIDA
Non è facile dire di Nat Scammacca senza considerare la sua duplice natura americana e siciliana. Queste due nature che potrebbero farti pensare a delle contraddizioni interiori, invece coesistono in una simbiosi di validità al suo mondo poetico.Non si può parlare arte di Carmelo Pirrera senza considerare la sua natura siciliana, c’è in lui una sottile vena di malinconia, di sofferenza che non si trasforma mai in pessimismo perché traspare qua e ià una nota di amara ironia che ne attenua il dramma. Pirrera, infatti, descrive — denunciandole — una dolente realtà, che è poi quella dell’uomo del Sud. il quale lotta per il riscatto della sua terra e quindi di se stesso.
ESTHER BARTOCCELLI
Crescenzio Cane, poeta, rivoluzionario, scrittore, anti? No, pittore… Attraverso i suoi oblò vediamo immagini interpretative: ombre scure (cavalli e coppole) su gradazioni di arancio siculo contornate da nuovissime pale di fichidindia con le spine nere, senza titolo, è una Sicilia che scompare. E poi quegli uncini neri, neri e la società infilzata. Il discorso si allarga, diviene più emblematico, in altri quadri: il potere e la chiesa (quella dei vescovi) e la chiesa e il potere. E quel paladino-anti! Ma lui, Crescenzio,
imbonitore sempre. Con la sua cultura non, figlio del popolo, autodidatta, che ti accosta Faulkner e Verga, raffinato parallelo; ci chiediamo: cosa farà ancora questo personaggio-mostro?
da II foglio d’arte
VINCENZO DE FILIPPI
Leggendo la parola antigruppo mi viene da pensare agli antichi (ma non troppo) pulitori dei pozzi neri, dalle nostre parti chiamati cinari, che lavoravano di perfetto accordo la notte e litigavano il giorno quando si dovevano dividere i soldi. Accostamento non casuale, penso, perché gli antigruppo come i cinari sono d’accordo quando si deve dare addosso a qualcuno o a qualcosa, e litigano fra loro quando devono dividersi i meriti, le menzioni nelle riviste della grande editoria e le lodi.
PAUL VANGELISTI
Desidererei produrre per la radio di Los Angeles (la stazione sorella di WBAI di New York collegata a 80 stazioni radio degli Stati Uniti) due programmi della durata di un’ora ciascuno sull’ antigruppo. Già abbiamo messo in onda un programma di un’ora dedicato alle poesie di Santo Cali tradotte da Nat Scammacca dalla Notte Lunga.
(Pacific Radio for
Southern California KPFK)
GILBERTO FINZI
Due grossi volumi, intitolati Antigruppo 73. Testi poetici, soprattutto, nei quali prevale l’impegno e l’avanguardia ideologica inantagonismo con le operazioni asettiche di certa parte della neoavanguardia italiana degli anni ’60, riunita nel noto gruppo 63. Anti, impegnati, i siciliani presentano un ventaglio piuttosto ampio di tendenze, affiancano a nomi noti altri meno noti, accostano realismo a satira e idilli-
smo a denuncia socio-politica.
(da Giorni)
CESARE SERMENGHI
Di grossa importanza storica il tuo epistolario con Zavattini, per quello che tu e lui andate costruendo nel nostro Sud letterario, con significato di rinnovamento di un costume, assieme ai nostri «anti» che, nella tua recente iniziativa di una nuova antologia, per tuo merito si ritrovano ancora.
PIERO DI GIORGI
…il recital di questa sera è un inno di libertà, ma quella vera, quella cui si riferisce la nostra Costituzione, ancora inattuata, la libertà che libera dal bisogno e che rende liberi interiormente e perciò, ben si confà e si inserisce in questa manifestazione che è appunto il 1 maggio, la festa di tutti i lavoratori italiani e del mondo intero, in continua avanzata e lotta, per trasformare il mondo, portatori di una nuova più autentica umanità: quella che è possibile rilevare nei poeti antigruppo, anch’essi combattenti per un mondo nuovo e migliore.
(da li Pensiero Nazionale)